P.S.: I love you                                          Back to FanFic  Back to Home

N.B: Tra <...> le parti della lettera

 

 

Pow Rukawa

 

Altro giorno, altra valanga di lettere.

Osservo cupo la massa di carta che occupa il mio armadietto trattenendo un sospiro esasperato.

Ma non si stancano proprio mai?

Comincio a raccoglierle distrattamente deciso a disfarmene velocemente come faccio di solito con questa roba quando noto che tra le varie buste rosa più o meno profumate, adornate di cuoricini e angioletti, ce n’è una di arancione.

Lascio per un momento le altre e la prendo in mano curioso.

Sì, sì non mi sono sbagliato.

E’ arancione e sopra ci sono stampate le righe di un pallone da basket.

Ma guarda un po’?

Quanto meno devo dire che questa tipa gioca d’astuzia.

La rigiro tra le mani curioso e noto che sul retro spicca la scritta BASKET in rosso.

Probabilmente nel caso non avessi capito il disegno.

Mi sento vagamente preso in giro.

Hmm...

Soppeso la busta rigirandola tra le dita incerto.

Ok, devo ammettere che ha attirato la mia curiosità ma per principio mi sono ripromesso che MAI e poi MAI avrei letto una di queste lettere.

Insomma io sono una persona diretta mi piace che se qualcuno ha qualcosa da dirmi lo faccia di persona.

Oso dire che preferisco quelle tre cretine del mio fans club alla massa di ragazzine che mi scrive.

Almeno Ru Ka e Wa non hanno peli sulla lingua.

Rivolto nuovamente la busta incerto.

Che faccio?

C’è un’altra scritta più piccola sul davanti che prima non avevo notato.

<E aprila daiiiiiiii!!!>

Scritto proprio così con otto ‘I’.

Ma guarda un po’.

Sembra che mi abbia letto nel pensiero.

La campanella suona avvertendomi che le lezioni matuttine stanno per cominciare.

Non ho tempo di riflettere su queste stupidaggini.

Prendo tutte le buste e le getto nel più vicino cestino.

Tutte....

... tranne una.

Ok l’ammetto l’ho infilata in tasca.

Infondo non mi costa niente leggerla.

Tanto ci saranno scritte le solite quattro stupidaggini.

Mi toglierò la curiosità e mi metterò il cuore in pace.

 

La voce del professore è particolarmente squillante oggi.

O forse è la sedia che è più scomoda.

O il mio banco un po’ più storto.

Fa troppo caldo.

Mia madre deve aver cambiato il detersivo con cui lavare la divisa perchè mi pizzica sulla pelle.

In poche parole: non riesco a dormire!!!

Nella mia lunghissima carriera scolastica mi sarà successo sì e no un paio di volte e sempre per motivi più che seri.

E ora...

Ora...

E VA BENE!

NON DORMO PER COLPA DI QUELLA STUPIDISSIMA BUSTA!!!

Ecco l’ho ammesso ora sto meglio.

Dormiamo....

 

Il suono della campanella che sancisse l’intervallo mi fa scattare in piedi come una molla.

Non ho chiuso occhio!

IO... no dico... IO... ho passato tutte le ore di lezione a pensare a quella maledetta busta.

Mi fiondo su per le scale che conducono al terrazzo alla velocità del fulmine ignorando gli sguardi allibiti degli altri studenti.

Non ho tempo da perdere con loro mi devo togliere quest’ossessione.

La porta della terrazza sbatte alle mie spalle ma io la ignoro.

Cerco un angolo ombreggiato e dopo essermi tolto la giacca della divisa e aver abbandonato il pranzo al mio fianco estraggo la famigerata lettera di tasca.

Straccio la busta estraendo un foglio ugualmente arancione che riporta come fantasia le linee di un pallone da basket.

Ha scritto in stampatello e piuttosto grande per di più.

Non so perchè ma ho di nuovo la sensazione che mi stia prendendo in giro.

Che è?

Crede forse che altrimenti non sarei stato in grado di leggere?

Le prime parole della lettera catturano la mia attenzione e decido di rimandare questi miei pensieri a dopo.

 

<Senti un po’ tu...>

 

Ma che razza di inizio è?

Mi aspettavo quanto meno un ‘Caro Kaede’ o un ‘Mio amatissimo Rukawa

Non è che questa qui nemmeno sa come mi chiamo?

Insomma sono l’asso della squadra di Basket, la matricola d’oro dello Shohoku, il ragazzo dietro cui sbava tutta la scuola.

Possibile che questa qui nemmeno si sia presa la briga di conoscere il mio nome?

 

<....in tutta onestà trovo che tu sia misantropo, egoista, freddo e di primo acchito pure antipatico...>

 

EHHHH????

Ma.. ma...!!!

Bhe io non sono un esperto di lettere d’amore ma non mi risulta che si usi insultare l’oggetto della propria dichiarazione.

Insomma!!!

A parte che non ho idea di che voglia dire misantropo, io non sono egoista, forse un po’ freddo... ma e che cavolo!!!

Mica glielo chiesto io di innamorarsi di me!

Se non le piaccio che se ne cerchi un’altro!!!

 

<...tuttavia...>

 

continua lei imperterrita, ignorando i mie propositi omicidi, mentre il mio ego si riprende un po’.

Insomma se ha scritto ‘tuttavia’ significa che dopo aver elencato quelli che LEI, tzè, ritiene, doppio tzè, essere i mie difetti, e triplo tzè, ora elencherà i miei pregi giusto?

 

<....devo ammettere che hai un bel faccino....>

 

Come complimento non è un gran che....

 

<....un po’ da femmina forse...>

 

Sono senza parole!

Ma perchè resto qui a farmi insultare da questa qui!

Adesso straccio la lettera!

Ti faccio vedere io chi comanda qui!

 

Oh cielo sto litigando con un foglio di carta!

 

Mi sono rimbeccillito del tutto.

Ma che ci posso fare!

Mi sta facendo venire un nervoso!!!

 

<...nonostante tutto questo...>

 

Come sarebbe a dire ‘nonostante tutto questo’?

 

<...sembra che io non possa fare a meno di pensare a te...>

 

Oh!

Ben ti sta strega!

 

<...che sfiga!>

 

Se la incontro le spacco la faccia!!

 

<Con tutti i ragazzi che c’erano proprio del deficiente numero 1 di tutto il Giappone mi dovevo innamorare!>

 

Ma è una lettera d’amore o un insieme d’insulti?

 

<Contento, almeno in qualcosa sei il numero 1?>

 

Questa qui offende!!!

 

<Ti amo Baka!>

 

Cioè mi ricopre di insulti, mi da del frigido, del deficiente, e poi conclude con ‘ti amo’??

Questa qui è tutta svitata!!

 

<P.s:>

 

E ci mancava solo il post scrittum.

 

<beccati questo mio bellissimo regalo!!>

 

Uh?

Di che regalo parla?

Frugo nella busta e solo ora mi accorgo che sul fondo è rimasto qualcosa.

E’ una piccola calamita quadrata di plastica su cui c’è una leonessa che dorme con a fianco il suo piccolo.

Poco più in alto campeggia la frase ‘L’amore conquista tutti, anche chi sonnecchia’

Che vorrebbe dire?

Torno a leggere la lettera alla ricerca di spiegazioni.

 

<Non mi dire che sei così scemo che non hai capito?>

 

Sfotte la tizia.

Arrossisco prima di maledirmi.

Che fa mi legge nel pensiero questa qui?

E va bene non ho capito e allora??

 

<Mi tocca spiegarti tutto...>

 

Mi sembra quasi di poterla vedere mentre sbuffa e solleva gli occhi al cielo.

 

<Ti conquisterò stupido anche se tu dormi!!>

 

E’ una sfida?

 

<Accetti la sfida?>

 

Cielo è sconcertante questa qui mi legge davvero nel pensiero!!!

Incredibile.

Sono allibito e sconcertato.

Mio malgrado mi ritrovo a sorridere devo dire che quanto meno ha attirato la mai attenzione.

 

<P.s2:>

 

Un’altro?

 

<A parte che tu non è che sonnecchi... ronfi proprio!!>

 

L’ultima frecciata non se la poteva proprio risparmiare eh?

Chiudo la lettera e la ripongo nella sua busta prima di infilarmela nuovamente in tasca.

Rigiro la calamita tra le mani mentre consumo il mio pranzo.

Ormai il tempo dell’intervallo è quasi finito e io non ho nemmeno schiacciato il mio solito pisolino.

Assurdo!!!

Finisco di mangiare e raccolta la giacca scendo fino alla sala dove ci sono gli armadietti.

Apro il mio e fisso lo sportello per un momento.

Dopo di che prendo la calamita e l’attacco al suo interno.

“E va bene” mormorò piano “Accetto al tua sfida!”

 

Incredibile ma vero stamattina sono in anticipo a scuola.

Mai capitato.

MAI!

Il motivo..

Ebbene sì.

Non ho potuto fare a meno di leggere e rileggere quella stupida lettera.

Stanotte non ho chiuso occhio cercando di immaginarmela.

Mi chiedo come possa essere questa ragazza così diversa dalle altre.

Eppure c’è qualcosa che stona.

Sarà la sua scrittura così spigolosa.

Sarà il tono che usa.

Sono sicuro che c’è qualcosa che mi sfugge.

Comunque devo ammettere che è riuscita dove solo il basket l’aveva avuta vinta su di me.

Ha catturato il mio interesse strappandomi al sonno.

Trotterello fino all’armadietto nella sala praticamente deserta.

 

Che stupido se non è ancora arrivato nessuno probabilmente nemmeno lei è già passata di qui!

 

Apro comunque l’armadietto e scopro con mia somma sorpresa che invece sulle mie scarpe fa già bella mostra di se una lettera arancione.

La prendo curioso cambiandomi in fretta le scarpe e dirigendomi verso il terrazzo.

Tanto ho tempo prima che comincino le lezioni.

Rigiro la busta tra le dita notando che stavolta non spicca la scritta BASKET.

Un piccolo passo avanti.

 

La apro e trovo che il foglio di carta è stato questa volta ripiegato a mo’ di biglietto d’auguri.

Lo prendo in mano e leggo:

 

<Apri il biglietto>

 

Vabbè, l’avrei fatto anche senza il suo consiglio.

E apriamo questo biglietto.

 

<Voltalo e leggi dietro>

 

Non capisco a che gioco sta giocando.

Si diverte a farmi impazzire?

A quanto pare sì.

E voltiamolo allora...

 

Resto di sasso alle poche parole scritte, sempre in stampatello, sul retro del foglio.

 

<Ma tu sei così fesso da fare sempre quello che ti dicono?

Oh bhe allora sarà più facile del previsto!!>

 

Mi tremano le mani e credo che quella cosa nera che vedo sia fumo... il fumo che mi esce dalle orecchie.

Mi ha giocato!

E io ci sono cascato con tutte le scarpe!!

 

<Suvvia non prendertela...>

 

mi scusa bonariamente.

Mi sta di nuovo prendendo in giro la mentecatta.

 

<...da te che altro mi potevo aspettare?>

 

Se continua così comincerò a fumare tanto che crederanno che la scuola stia andando a fuoco.

 

<Ah ... me misero... non potevo innamorarmi di qualcun’altro??>

 

Senti un po’ ma mica ti ho obbligato io a...

Un momento?

Ha detto MISERO?

E’... è... un....

Bhe in effetti non aveva mai detto di essere una ragazza.

Oh cielo e adesso che faccio?

Un maschio è innamorato di me.

Stranamente la cosa non mi da particolarmente fastidio.

Incredibile.

Bhe non che io abbia mai pensato a queste cose in realtà.

Non mi sono mai immaginato sposato o con figli.

Nel mio futuro vedo sempre e solo il basket, le donne e, di conseguenza, il crearmi una famiglia l’ho sempre escluso a priori.

Ora che ci penso con freddezza se invece di una compagna mi trovassi un compagno sarebbe tutto più facile.

E poi a lui deve piacere il basket se ha una carta da lettere simile no?

Oddio ma che sto facendo?

Mi sto immaginando un futuro con questo psicopatico???

Mi si è fritto il cervello!!!

La campana suona riscuotendomi bruscamente dai miei pensieri.

E’ ora di andare in classe.

Forse il sonno mi porterà consiglio.

 

Questa volta sono riuscito a dormire ma non ho fatto altro che sognare questo lui senza volto.

E orrore degli orrori mi sono perso in pensieri assurdi in cui io e lui giocavamo a basket insieme, vivevamo assieme, facevamo l’amore...

Kami...

Quelli sono stati i più imbarazzanti.

Insomma non che non mi sia mai capitato di eccitarmi.. però... mai ... così.

Di solito non penso a nulla di particolare in quei casi però...

...quando me lo sono immaginato nudo, ansimante, sotto di me....

Non mi ero ancora nemmeno sfiorato che già i pantaloni mi tiravano in maniera vergognosa.

Per fortuna che nessuno e parso accorgersene.

Cazzo sono gay e l’ho scoperto così per colpa di una stupidissima lettera.

Sono un po’ sottosopra l’ammetto.

 

Passo l’intervallo per il pranzo a riflettere su questa nuova scoperta che stranamente non mi scompone più di tanto.

Infondo, hey, io sono Kaede Rukawa, niente mi può scuotere!!

Agli allenamenti sono un po’ distratto.

Perdo un po’ di tempo a studiare i mie compagni e mi accorgo per la prima volta di una cosa strabiliante.

Sakuragi ha un fisico da infarto!

Ok nemmeno Mitsui se la cava male ma Sakuragi...

Cavolo!

Quella pelle dorata, quei muscoli torniti, gli addominali scolpiti, le gambe lunghe e forti, quei glutei sodi...

Se fosse muto sarebbe perfetto.

Sfortunatamente non è muto ed è pure imbecille.

“Do’hao” mormorò ad alta voce perso tra i miei pensieri.

Non so come ma lui mi sente e naturalmente finisce in rissa.

Ce le stiamo suonando di santa ragione quando la mia mano nel tentativo di allontanarlo per sferrargli un calcio si posa sulla sua natica.

I pantaloncini, nella rissa, gli si sono mezzi arrotolati sulle gambe così che le mie dita vengono a contato con la sua pelle.

 

Calda.

Morbida.

Umida.

 

Se adesso lo sbattessi sul palquet e cercassi di baciarlo potrebbe sembrare strano?

 

Sì temo di sì.

Akagi interviene a separarci prima che il rossino abbia modo di capire quali sono le mie intenzioni nei suoi confronti e tutti tornano ad allenarsi come se niente fosse accaduto.

Ma per me qualcosa è cambiato... tutto è cambiato!

Non posso fare a meno di sbirciarlo mentre fa la doccia riconfermando la mia prima impressione.

Ha un corpo da favola!!

E devo ammettere che non mi dispiace nemmeno il suo volto.

Ha dei begli occhi e quei capelli così particolari gli aggiungono un che di speciale e unico.

Lo sento intonare quella sua stupida canzoncina mentre si passa la spugna sui muscoli scolpiti.

Ribadisco: se stesse zitto sarebbe perfetto!

 

Oggi sono arrivato a scuola in ritardo.

Ho dormito pochissimo stanotte con il risultato che questa mattina non ho sentito la sveglia.

Il motivo?

Sento un sospetto calore invadermi le guance.

Diciamo che sono stato impegnato in sogni piuttosto stancanti.

Sogni popolati da chiome rosse e pelli abbronzate in cui Sakuragi usava quella sua fastidiosa voce per emettere suoni decisamente....

Azz... mi sta succedendo di nuovo.

Apro l’armadietto cercando di distrarmi e noto l’ennesima lettera arancione.

Getto tutte le altre e me la infilo in tasca.

Non ho tempo ora per leggerla dato che devo correre in classe se voglio evitarmi una ramanzina.

La leggerò a pranzo.

Nonostante non faccia che coprirmi d’insulti devo ammettere che il mio sconosciuto ammiratore ha attirato la mia curiosità.

 

<Se stai leggendo questa lettera significa che non ti da fastidio che io sia un maschio... bene ne sono felice...>

 

Sono appollaiato in terrazza, il pranzo abbandonato al mio fianco l’ennesima lettera tra le mani.

Questa volta il tono sembra più serio delle altre volte.

Forse si deciderà a dirmi chi è.

Ha detto che mi avrebbe conquistato no?

Ma finora non ha fatto nulla.

Sono curioso di vedere che escogiterà.

 

<...le prima volte ti ho riempito d’insulti...>

 

Già....

 

<...bhe non che non fosse la verità...>

 

Ma insomma!!!

 

<... però ho imparato che per costringerti ad una qualsivoglia reazione funzionano solo due cose: il basket...>

 

Bhe non ha tutti i torti.

 

<...e farti arrabbiare!!>

 

Uff... è solo che tutto il resto non m’interessa.

Mi piace il basket e ci dedico tutto il mio interesse sì e allora?

Cosa c’è di male ad avere un unico totalizzante passione e dormire tutto il resto del tempo??

 

<Tutto questo per dirti che se ti avessi scritto nella prima lettera che amo la passione con cui affronti le sfide, la luce che ti scintilla nello sguardo quando schiacci a canestro, il modo elegante con cui ti muovi per il campo, tu probabilmente avresti cestinato tutto senza darmi nessuna possibilità>

 

Bhe.. non ha tutti i torti.

E’ esattamente quello che ho pensato la prima volta che ho preso in mano la sua lettera.

Ci saranno scritti i soliti complimenti per cui... getterò tutto.

Accidenti!

Mi chiedo come sia possibile che questo qui mi conosca meglio di quanto mi conosca io!!

 

<Senti io non sono uno che ama girare intorno alle cose e so che non lo sei nemmeno tu>

 

Ribadisco: ma come fa???

Che sia un mio compagno di classe?

Oh cielo e se fosse uno della squadra?

Ma chi?

I titolari sono tutti da escludersi a priori.

Akagi? Ma figuraimoci quello pensa solo ai campionati.

Kogure? Nahh... non ce lo vedo a coprirmi d’insulti.

Myaghi e Sakuragi sono troppo persi dietro Ayako e Haruko per essere gay.

Mitsui? Mi resta solo lui. Mah lo stile della lettera potrebbe supporlo però non ho mai notato niente...

Vabbè che fino a ieri non mi ero nemmeno accorto di essere attratto dai maschi figuriamoci...

La mia attenzione torna sulla lettera alla ricerca di un indizio e mi cade lo sguardo sull’ultima riga della lettera.

 

<Che ne dici di vederci?>

 

Oh.

Sento uno strano groppo in gola.

Vederlo.

E se poi non è nessuno delle persone che ho immaginato?

O se è una persona che odio?

Bhe io non odio nessuno in effetti.

Nemmeno quello stupido di Sakuragi anche se mi diverto a prenderlo in giro e farci a botte.

Oh mi divertirei anche a farci altro...

Accidenti di nuovo!!!!

Devo smetterla di fare sogni a luci rosse su di lui.

E’ imbarazzante!!

Torniamo alla lettera va.

 

<Se la tua risposta è sì...>

 

Sì.

La mia risposta è sì.

Sono curioso.

E poi non so...

Mi piace questo tipo.

Mi ha capito a fondo.

Mi ha aperto gli occhi.

E sa come prendermi.

 

<...allora vieni da me!>

 

Eh?

E come faccio ad andare da lui se non lo conosco?

 

<Usa quella tua bella testolina piena di segatura per una volta e trovami...>

 

Hey!!

Come sarebbe a dire piena di segatura!!!

“Do’hao” la parola mi esce dalle labbra con tono divertito più che arrabbiata.

Mi fermo stupito nel momento stesso in cui l’ho pronunciata.

Chissà perchè proprio questa parola.

Lui è un idiota.

Certo.

Senza ombra di dubbio.

Ma se fosse il MIO idiota?

No è impossibile!

Hanamichi non fa che sbavare dietro a quella cretina della Akagi!!

Oh cielo... da quando è diventato Hanamichi??

E perchè quest’idea invece di farmi venire la pelle d’oca mi fa sentire così bene?

E’ logico che io sia felice di essere ricambiato no?

Ricambiato???

Aspetta un attimo.

Se lui mi ricambia significa che io..

Io...

No, no, no!!

Non posso essermi innamorato di quel casinista!!

Però se lui fosse davvero la persona di queste lettere...

Significherebbe che non è idiota come sembra.

Che quanto meno si è preso la briga di cercare di capirmi...

Che accetta i miei difetti...

 

<...e vedi un po’ di darti una mossa io non ho tutto il giorno!!>

 

Ma sentitelo!!!

Che si fa?

E se mi presento da Sakuragi e gli dico “Ok, anche tu mi piaci!”  e lui mi tira una testata?

O peggio ancora scoppia a ridere?

 

Torno in classe pensieroso.

Non so che fare.

Non mi capita spesso.

Le lezioni scorrono veloci mentre io mi arrovello nel tentativo di prendere una decisione.

Eccomi.

Sono qui.

Davanti alla porta degli spogliatoi.

I miei compagni si stanno già cambiando.

Lancio un’occhiata a Sakuragi che sta litigando con Ryota.

E’ o non è lui???

Bhe se è lui non sta facendo niente per aiutarmi.

 

L’allenamento prosegue senza che io mi decida o lui mi dia un aiuto.

Sempre che sia lui!!

Magari sto indirizzando i miei sforzi verso la persona sbagliata.

Accidenti!!

Ma certo!

Che stupido ho trovato!!!

Mi trattengo dal sogghignare apertamente mentre riprendo ad allenarmi finalmente tranquillo.

 

 

Pow Hanamichi

 

Sono passati tre giorni.

Forse dovrei scrivergli un’altra lettera.

Forse non ha capito.

O forse non gli interessa.

Quest’ultima ipotesi è la più probabile anche se la più dolorosa.

Ci ho messo settimane ad accettare quello che provavo per lui.

Mesi prima di decidermi a provare qualcosa.

E adesso?

Bhe almeno la faccia questa volta è salva.

Sospiro tristemente a questa magra constatazione aprendo l’armadietto degli spogliatoi per cambiarmi.

Ormai se ne sono andati tutti.

Anche la stupida volpe.

Sono rimasto solo io per finire i fondamentali a cui Ayako ancora mi obbliga.

Resto di stucco quando noto una busta arancione.

Il mio cuore salta in petto come una molla mentre la prendo lentamente tra le mani e la giro lentamente.

La stampa riproduce il disegno di un pallone da basket.

Sorrido tra me pensando ai giorni che ho passato alla ricerca di questa carta da lettere così difficile da trovare.

L’apro lentamente sfilando l’unico foglio contenuto.

C’è una sola parola scritta in stampatello al centro della lettera.

 

<Do’hao>

 

Ma... ma...

Quella stupida volpe!!!

Come si permette!!

Insomma poteva scrivere qualcosa di carino no?

Infondo mi sta praticamente dicendo che ricambia il mio amore no?

Non si smentisce mai!!!

Sbatto la porta dell’armadietto e resto di sasso trovandomelo davanti.

Mi fissa con quei suoi occhi incandescenti e io mi sento andare a fuoco.

Kami, non lo ammetterò nemmeno sotto tortura ma è dannatamente bello!!!

“Kitsune!” mi infervorò tuttavia scuotendogli un pugno sotto il naso.

Insomma io sono diventato deficiente per trovare la carta per decidere che cosa scrivergli per mettere la busta nel suo armadietto delle scarpe senza farmi vedere (se lo mettevo in quello della palestra rischiavo che capisse troppo presto) e lui si limita a darmi del ‘do’hao’ come sempre???

Eh no, non si fa così!!!

Sto per dare in escandescenze quando lui prende il mio polso tra le dita e mi costringe a girare il foglio.

Per un momento sono troppo concentrato su quel suo tocco caldo sulla mia pelle per rendermi conto del suo gesto.

Poi la mia mente si riscuote e nota una piccola postilla a piè della lettera.

 

<P.s.: I love you>

fine....                                       

 

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