Gelosia                                                                Back to FanFic  Back to Home

Note: la canzone 'Gelosia' appartiene a Carlotta e agli aventi diritto.

Pow Rukawa

 

Plin...

 

Il campanellino appeso alla porta della caffetteria spande il suo tintinnio argenteo nell’aria piena del profumo di cioccolato e del vociare sommesso delle coppie che, ai vari tavoli, sorseggiano le loro bevande, o parlano del più e del meno.

Hanamichi si è appena alzato per andare al banco.

Ha detto che per festeggiare il nostro rientro a Kanagawa ci volevano dei biscotti ed è andato a scegliersene alcuni da portare al tavolo.

Il do’hao è incredibilmente goloso.

Io non ho mai provato particolare attrattiva per il cibo, invece.

Bhe almeno finchè lui non comincia a spalmarselo addosso...

Hn... rimescolo il caffè facendo tintinnare il cucchiaino contro la ceramica.

Qui fanno della crema deliziosa...

Chissà se la vendono anche per esportazione...

Sospiro sollevando la tazzina e portandomela alle labbra... non devo pensare a queste cose, mi guardo attorno cercando di distrarmi, il divanetto rosso è comodo, l’aria è rilassata.

Siamo solo lui e io.

Domenica.

Non mi è mai piaciuto questo giorno.

In questi pomeriggi splendidi fatti apposta per passeggiare nel parco accanto al proprio compagno o a scambiare chiacchiere con gli amici il basket non basta a riempire il buco che sento nel cuore.

Bhe...sarebbe più corretto dire sentivo...

Ora la mia vita non è più la solita, piatta, monotonia.

Mi chiedo come ho potuto vivere diciassette anni così...

Dormire.

Andare a scuola (dove dormivo).

Giocare a basket.

Dormire.

E via così per giorni, settimane, mesi, anni.

Mi andava bene.

Nessuna novità, nessun problema.

Finchè non è arrivato lui.

E il mio mondo in bianco e nero è diventato un inferno di colori.

Un inferno sì, perchè per quanto scacciassi i miei sentimenti quei bastardi si erano infiltrarti nella mia testa e nel mio cuore e non mollavano la presa!!!

Fottuti sentimenti!

Io non li avevo chiesti.

Io non li volevo!

Stavo benissimo senza!!

Ho lottato con loro, con tutte le mie forze.

 

E ho perso.

 

Io, Kaede Rukawa, per la prima volta in vita mia ho dovuto arrendermi e alzare bandiera bianca.

E quando, durante la partita con il Sannoh, ci siamo scambiati quei due passaggi, quegli sguardi, quel tocco...

Rapido...

Violento...

...per una volta in perfetta sintonia io e lui...

....il mio mondo è esploso.

 

Il ritiro con la nazionale è stato una manna dal cielo.

Qualche mese lontano da lui.

Dai suoi occhi.

Dai suoi capelli.

Dalla sua pelle.

 

Kami la sua pelle!!!

 

A volte penso di essere un vampiro, Hana scherzando dice anche che ci assomiglio, è che non ne posso farne a meno.

Adoro leccare, succhiare, mordere quella sua pelle dorata, liscia, con quel profumo di pino selvatico che mi manda completamente in tilt.

Ora tutto questo è realtà ma alcuni mesi fa...

Allora era solo un sogno che mi faceva svegliare nel cuore della notte sudato e ansimate come non mi riduco nemmeno dopo aver terminato una sessione di allenamento.

Per non parlare del mio amichetto del piano di sotto!!

Imbarazzante quanto meno, per non dire frustrante.

Stavo impazzendo.

E come sempre la mia soluzione alla cosa era il basket.

Allenamenti estenuanti.

One to one.

Corse sulla spiaggia.

 

Queste ultime mi hanno fregato.

 

Il mare è sempre stato mio amico.

Finchè una mattina anche lui mi ha tradito.

O forse no...

 

Era l’alba e in spiaggia non c’era nessuno, l’acqua doveva essere gelida ma nonostante questo, mentre correvo, sentii distintamente il rumore di alcune bracciate.

Mi voltai a vedere chi era così pazzo da nuotare a quell’ora del mattino e per poco non ci restai secco.

Il mio incubo, anche se sarebbe stato più corretto dire il mio sogno, stava uscendo dall’acqua... coperto soltanto da un minuscolo slip nero!!!

Ancora mi domando come diavolo le mie gambe sono riuscite a sorreggermi.

Le ciocche rosse che aveva tagliato dopo l’incontro con il Kainan ormai cominciavano a ricadergli sulla fronte.

Morbide.

Bagnate.

La pelle dorata era quasi bronzea.

L’acqua di mare gli scivolava addosso seguendo i contorni dei muscoli, strisciando suadente tra i pettorali sviluppati, i capezzoli turgidi, per il freddo probabilmente.

“Kitsune che diavolo ci fai tu qui?” mi chiese.

 

Che cosa avrebbe fatto una persona normale?

 

Non lo so, sinceramente parlando non mi ritengo un’appartenente a quella razza.

Che cosa avreste fatto voi?

Ecco bravi.

Io feci lo stesso.

Lo afferrai per le braccia e lo baciai.

E al diavolo tutto!!

Mi è andata bene.

Ha risposto al mio bacio.

 

Quel do’hao!!!

 

Se l’avessi saputo prima!!

Invece di rotolarmi tra le lenzuola in preda a sogni tentatori avrei potuto rotolarmi con il mio sogno!!!

 

“Hanamichi ciao!!!”

 

Questa voce stridula mi riporta bruscamente al presente.

Mi volto di scatto sperando di essermi sbagliato.

Maledizione lei no!!!

 

Hanamichi e io siamo tornati solo da pochi giorni, rispettivamente dal ritiro e dalla riabilitazione, è naturale che lei sia così sorpresa di vederlo.

Però questo non giustifica i suoi occhi luccicanti ne tanto meno il fare civettuolo con cui gli sorride.

Giù le zampe dal MIO ragazzo!!!

Maledetta, possibile che proprio durante la sua assenza lei dovesse rendersi conto di amarlo?

Quando Hana mi ha fatto leggere la sua lettera mi sono quasi sentito male.

“Caro Hanamichi durante questi tuoi mesi ho capito quanto per me sei importante...” ha scritto l’oca...

Tzè!

Potevi accorgertene prima! (Ringrazio il cielo che non l’abbia fatto...)

Lui le ha mandato una risposta dicendole, fin troppo gentilmente per i miei gusti, che aveva scambiato l’affetto (affetto... doppio tzè... disgusto al massimo) per amore, e che non poteva ricambiarla.

Lei non si è disperata poi così tanto, ha detto che le bastava che restassero amici.

Sorrido tra me quando sento le prime note di un’allegra canzone a me nota scivolare tra i tavoli occupati.

Guarda te i casi...si addice perfettamente a questa situazione.

 

** Se alle volte perderò il controllo, amore scusami **

 

Sì lo so sembra una cosa impossibile.

Una contraddizione.

Io il freddissimo, glaciale, frigorifero Kaede Rukawa  che perde  il controllo?

Impossibile vero?

Hn...

Eppure vi assicuro che ora il mio sangue freddo rischia veramente di andare a farsi una passeggiata fuori.

Non aveva detto ‘restiamo amici’?

Da quando in qua un’amica sbava così?

Ammetto che è difficile non seguirlo con gli occhi quando passa.

L’incidente alla schiena, e il suo rapporto con me, l’hanno fatto maturare.

E’ più rilassato, ha dei punti fissi nella vita e delle sicurezze a cui prima cercava di supplire facendo il gradasso e poi tutti quei mesi di sole e nuoto gli hanno fatto dannatamente bene!!

I semplici pantaloni di tessuto bianco gli cadono a pennello sulle gambe lunghe mentre il maglione nero gli accarezza mollemente i fianchi tendendosi sul suo petto ampio.

La sua pelle sembra oro fuso, i suoi capelli, eredità di una nonna irlandese mi ha raccontato, gli cadono sul volto in ciocche sbarazzine che accendono i suoi occhi di riflessi incredibili.

Ma non è soltanto questo.

E’ il suo essere così sicuro.

Felice.

Quando sorride la gente non può fare a meno di ricambiargli il favore.

Come vedere un raggio di sole in mezzo alla luce di tante lampadine.

Sapere che parte del merito di questo sua luminosità e mia mi riempie il cuore di calore.

 

Tutto questo però non la giustifica!

 

** E se mai dovessi strangolarla, allora... legami **

 

Legami do’hao perchè giuro che se non toglie quella mano che con tanta noncuranza ha appoggiato sul tuo braccio mi alzo e la strangolo!!

Il suo collo è così sottile ci vorrebbe poco.

Però poi finirei in prigione.

Hn...non va bene.

Questo mi separerebbe da lui, e non posso sopportare l’idea di non averlo vicino.

Quando mi sveglio al mattino la prima cosa che faccio è cercarlo.

Solitamente il problema non si pone perchè Hanamichi ha preso la piacevolissima abitudine di usare il mio petto come un cuscino.

Dopo che abbiamo fatto l’amore si accoccola accanto a me e struscia la guancia contro la mia spalla come un gatto che fa le fusa, e pensare che si lamenta del fatto che IO ho comportamenti felini.

Passare le dita tra i suoi capelli finchè non si addormenta è una delle cose che più mi rendono felice.

D’altronde se fatta  con lui anche la più stupida delle azioni mi rende felice.

Mia sorella simpaticamente mi ha fatto notare che sembro più ebete del solito.

Bhe non ha tutti i torti.

Mi viene quasi da sorridere.

Quasi.

Perchè noto come lei si sia fatta più vicina mentre lui tenta cordialmente di mettere il vassoio con i dolci tra se e lei.

 

** C’è che non sopporto quel suo modo di sorriderti **

 

Ma guardala quell’oca!!!

Adesso basta!

Che cos’ha una paresi facciale?

E’ proprio tanto contro il galateo tirare un pugno ad una ragazza?

Vorrei vedere come sorride dopo che le ho rifatto la mascella.

Ah!

A che punto mi ha ridotto il do’hao.

Io Mister Iceberg che si scalda per un semplice sorriso.

Io che non mi accorgevo nemmeno se c’era il sole o se pioveva a dirotto che controlla con estrema minuzia ogni sguardo rivolto a te.

 

** Sembra che lo faccia apposta **

 

Non è che sembra solo....

Adesso esagera!!!

Intanto potrebbe togliere quella sua mano dal braccio del MIO fidanzato.

Se poi facesse qualche passo indietro lasciandogli almeno lo spazio per respirare non sarebbe tanto male.

Se Hana non le tira immediatamente una testata mi alzo e lo faccio io.

Anzi.

Meglio ancora.

Vado lì e lo bacio davanti a lei!!

Hmm... però così la testata rischio di prenderla io.

 

** Guarda come miagola.... miao **

 

Gattaccia in calore!!!

Per fortuna che è riuscito a svincolarsi un po’ da quel polipo.

Torna da me.

 

** Ahiai, Ahiai, Ahiai,

      Gelosia, la gelosia

      Ahiai, Ahiai, Ahiai,

      Colpa, colpa, colpa mia **

 

Lo so che non ho motivo di essere geloso.

Lo so che mi ama.

Me lo ripete molto spesso.

Adoro sentirglielo dire anche se sbuffo quando fa troppo il mieloso.

Adoro la luce che gli brilla negli occhi quando lo dice.

Perchè so che non pronuncia queste due parole semplicemente per farmi piacere.

Lo fa perchè lo sente dentro.

E così faccio anch’io.

Perchè il sentimento che ci lega è una gioia così grande che non posso fare a meno di lasciarla libera con quelle due semplici parole.

 

** Il tuo cuore mi appartiene **

 

Il suo cuore è mio.

Lo so.

E ho giurato dopo quel nostro primo bacio sulla battigia che l’avrei tenuto stretto.

Il cielo, il mare e la terra sono stati i muti testimoni di quella mia promessa.

 

** Vedo tutti attorno a te

      che ti mangiano con gli occhi mentre bevo il tuo caffè

      mentre bevi il mio caffè **

 

Mi sorridi quando raggiungi il nostro tavolo.

Lei ti ha seguito con lo sguardo e non posso fare a meno di notare con gioia che ha spalancato i suoi occhioni scuri.

Vedo con molto meno piacere invece che non è l’unica che ti guarda con interesse.

Qui urge porre un rimedio...

 

** Gelosia, la gelosia

      Non so proprio trattenermi è un impulso illogico **

 

“Oh ma che sorpresa...” dice trotterellando fino al nostro tavolo.

Ma perchè diavolo non se ne torna da dove è venuta?!

Stringo le mani a pugno senza nemmeno rendermene conto.

E’ un impulso che, semplicemente, non posso controllare.

 

** Dovrei fare corsi di meditazione e self control,

     per trovare un equilibrio ascoltare la new age **

 

Magari se frequentassi qualche corso di yoga del tipo ‘controlla la tua ira’ riuscirei a trattenermi di più.

Essere meno geloso no.

Quello mai.

Meno possessivo?

Utopia.

Hanamichi allunga una mano sotto il tavolo e la poggia sulla mia.

Lei non può notare il gesto visto che è coperto dalla tovaglia.

Sento improvvisamente tutta la mia irritazione fluire.

Non ho bisogno di fare yoga.

Ho bisogno di lui.

 

** Perchè amarsi innamorarsi è uguale a non fidarsi mai

     A non fidarsi mai

     E tu mi scuserai

     Si mi scuserai **

 

Hana scusami.

Lo sai non dubito del tuo amore per me è di tutti gli altri che non mi fido affatto!!!

Durante tutto quel nostro primo anno passato insieme mi sono spesso chiesto come mai nessuno vedeva in te quello che ci vedevo io.

Bhe certo che tu non aiutavi facendo il cretino in continuazione!

A volte sei davvero esasperante lo sai do’hao?

 

Plin...

 

Quel dannato campanello che cosa c’è ancora...

Oh magnifico... non bastava la babbuina....

 

 

Pow di Hanamichi

 

Kaede sprizza ghiaccio da tutti i pori, non capisco per quale assurdo miracolo Haruko non sia ancora caduta a terra ridotta ad una granita.

Allungo una mano sotto il tavolo accarezzando quella contratta della mia volpe.

Calmati volpacchiotto te l’ho spiegato ormai.... quante volte?

Ho preso un abbaglio anche ai geni capita ogni tanto su...

 

Plin...

 

Mi volto verso la porta sperando che sia Akagi che viene a recuperare la sorella ma ciò che vedo mi gela.

Il mio buon umore si volatilizza in un nano secondo nel momento stesso in cui gli occhi del nuovo arrivato sondano distrattamente la folla prima di piantarsi su di noi.

O meglio su di LUI.

Haruko, volpaccia... scusate un secondo... vado, l’ammazzo e torno....

 

** Gelosia, la gelosia **

 

Ebbè...che c’è Kaede deve avere il monopolio?

Con tutta la gente che fa il filo a LUI?

Permetterete anche a me di essere geloso no?

 

** Miao **

 

Quanto lo odio, quanto lo odio, quanto lo odio!!!

Ha sfoderato il suo miglior sorriso assassino, ha passato una mano tra quei suoi assurdi capelli sparati e si dirige verso di noi con andamento da predatore.

Voglio vedere che andamento adotta dopo che gli ho rotto tutte e due le gambe!

 

** Ahiai ahiai ahiai

     Gelosia la gelosia

     Ahiai

     Non è solo colpa mia **

 

Non sono io che sono geloso, iperprotettivo e un po’ troppo possessivo....

E’ lui che è un’hentai che ci prova con il MIO ragazzo!!!!

Il genio non ha colpe!!

 

** Il tuo cuore mi appartiene **

 

Mi piace questa canzone che stanno trasmettendo...

Mi piace soprattutto quello che dice!!!

Il cuore di Kaede è mio!

E sarà bene che lo sappiano tutti Akira più_porco_che_spino Sendoh  per primo.

 

“Salve Rukawa che sorpresa trovarti qui...” mormora sornione con quel suo sorriso fasullo che gli rovinerei volentieri.

 

“Ah ciao Sakuragi, Haruko...” si ricorda di noi solo in un secondo momento lanciandomi un’occhiatta distratta neanche fossi un pezzo di tappezzeria.

Adesso lo uccido!

Oh suvvia, non sarà poi un gran danno, le poltroncine di questo bar sono rosse anche se si macchiano del suo sangue non si noterà.

Sono sicuro che il giudice capirà che lo fatto solo per il bene dell’umanità!

Potrebbero addirittura darmi una medaglia per essere riuscito a liberare il mondo da quest’essere!!

 

** Vedo tutti attorno a te

     che ti spogliano con gli occhi mentre bevo il tuo caffè

     mentre bevi il mio caffè **

 

E smettila lurido hentai di un porcospino!!!

Riesco a leggergli tutti i suoi pensieri su quella faccia da maniaco.

Pervertito!

La volpe è mia, mia capito.

Ma guardalo!

E toglili quei tuoi occhiacci di dosso.

Nemmeno cerca di simulare il suo interesse.

Sposto lo sguardo su Kaede e sospiro.

Ammetto che Sendoh ha delle attenuanti, il maglione di filo turchese che gli scivola dolcemente su una spalla candida accende i suoi occhi di riflessi azzurri e scivola sulle sue gambe, elegantemente accavallate, con sensualità.

Dire che è bellissimo sarebbe riduttivo.

Non c’è che dire il genio ha un ottimo gusto nello scegliersi i compagni.

“Hanamichi...”

Accidenti mi ero dimenticato di Haruko.

Si siede accanto a me avvinghiandosi al mio braccio e strusciandoci il seno contro.

Mi vengono i brividi.

E non è solo repulsione è anche freddo.

Sì perchè Kaede a fianco a me è diventato un iceberg.

Bhe non sono l’unico ad essere geloso....

 

 

Pow Rukawa

 

** Gelosia, la gelosia

     Amore sai...

     Che alle volte penso di esagerare **

 

Adesso basta!!!

Io riconosco di essere troppo geloso, troppo possessivo...

Però quella ci sta provando con il mio ragazzo sotto il mio naso e io non dovrei fare nulla???

Con chi credete di parlare....

Akira togliti dei piedi non ho tempo di litigare di nuovo con te, devo ammazzare Haruko.

 

** E non vorrei, ma dovrò legarti, imbavagliarti **

 

La ragazza che canta questa canzone è un genio!

Mi ha dato un’ottima idea...

D’ora in poi tu te ne stai a casa mia, legato e imbavagliato sul mio letto!!

Hmmm... decisamente l’immagine che mi si prospetta è piacevole.

Se lo penso poi legato e incapace di muoversi sotto di me...

Oddio...no così non va...

Riordiniamo le idee...

Allora...

1) Hana nudo sul mio letto...

No hemm...questo non era il punto uno...

Allora com’era... ah sì...

1) uccidere Haruko....

...in modo rapido e indolore.

No, non sono diventato clemente... ma ha una voce così stridula!

Sentirla urlare sarebbe una tortura e non ho voglia di perdere con lei nemmeno un secondo più del tempo necessario per farle tirare le cuoia e sincerarmi che sia morta davvero..

Non si sa mai...

Sapete il detto...l’erba cattiva...

2) Hana nudo sul mio letto....

Oh sì...

 

** Aha Aha... Miao **

 

“Quando sei tornato dal ritiro?”

Azz... mi ero dimenticato di Sendoh...

Chi gli ha detto che poteva sedersi accanto a me?

Oh... riconosco quello sguardo, adesso ricomincia.

Eppure credevo di essere stato chiaro con lui.

A volte sa essere più testardo di Hana, e ce ne vole!!!

Va bene allora al punto 2 dovrò mettere liberarmi di lui...

Così Hana finisce al terzo...no no no... non mi va di aspettare così tanto!!!

 

 

Pow Hanamichi

 

** Ahiai ahiai ahiai

     Gelosia la gelosia

     Ahiai

     Colpa colpa colpa mia

     Il tuo cuore mi appartiene **

 

Potrei fartelo tatuare!

Che idea geniale!

D’altronde sono o non sono il tensai!

Sul petto, all’altezza del cuore, farei scrivere: Proprietà di Hanamichi Sakuragi!

Hmmm.. però rovinare così la sua pelle liscia...

Sarebbe un peccato... adoro ammirare il suo pallido candore che si solleva lentamente quando dorme.

A volte mi sveglio la notte e passo ore a guardarlo, la luce gioca con la sua pelle trasparente come se lui ne fosse parte.

Assolutamente divino.

E soprattutto mio.

Capito Akira?

Giù le mani dal MIO ragazzo!!

E Haruko cazzo staccati dal mio braccio mi servono tutte e due la mani per uccidere quell’hentai!!!

 

** Vedo tutti attorno a te

     che ti mangiano con gli occhi mentre bevo il tuo caffè **

 

Pensi che non me ne accorga...

Ogni volta che entro in un locale, ogni volta che ci fermiamo al parco o al mare, non c’è una persona, maschio o femmina, giovane o anziana, che non si volti indietro a guardarti quando passi.

Quella tua eleganza felina, quei tuoi occhi scuri così profondi, abissi insondabili di freddezza.

Eppure io li ho visto splendere di luce.

L’ho vista accendersi, scintillare ed esplodere per me, nella passione dei tuoi baci, nella foga delle nostre sfide al campetto, nella dolcezza totale e avvolgente con cui mi dicesti quell’unica volta, la nostra prima volta... che mi amavi.

Capito porcospino malefico, lui ama me!

Mi scrollo di dosso Haruko prima di voltarmi verso di loro.

Con disinvoltura, lentamente, perchè sia chiaro ciò che sto facendo e che cosa significa allungo una mano e prendo la SUA tazzina del caffè.

Akira mi fissa stupito mentre Haruko spalanca gli occhi schioccata.

Fisso Kaede...

E LUI...

Per ME...

Davanti a loro.... sorride...

 

Porto la tazzina alle labbra posando la bocca dove lui ha messo la sua...

 

** Miao!

     Ahiai,

     Gelosia, la gelosia

     Ahiai,

     Colpa, colpa, colpa mia **

 

Guardate con attenzione....

 

** Il tuo cuore mi appartiene **

 

E ascoltate le parole di questa canzone mentre raggiunse la sua ultima strofa....

 

** Vedo tutti attorno a te

     che ti mangiano con gli occhi mentre **

 

Non importa chi si metterà fra noi...

 

** tu appartieni a me **

 

Lui è mio.

 

“Do’hao...” sussurra il mio volpacchiotto quando poso la tazzina sotto lo sguardo scandalizzato dei due.

“Quello era il mio caffè” puntualizza.

Lo so anch’io stupida kitsune è per questo che...

 

 

Pow Rukawa.

 

Ha bevuto dalla mia tazza.

Ha posato le labbra esattamente dove poco prima le avevo messe io in un gesto inequivocabile e intimo che si scambiano solo le coppie.

“Do’hao..”

Non posso fare a meno di riprenderlo.

“Quello era il mio caffe”

Lo vedo che si imbroncia.

Non ha capito.

Mi domando che sapore abbia il caffè sulle sue labbra...

Non vorrete che resti con questa curiosità?

Sorrido mentre allungo il capo verso di lui.

 

Era il MIO caffè, no?

Sia mai che io non riprenda qualcosa che mi appartiene...

 

 

Fine...

 

                                                                                                               

 

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