Desire 2                                                                                                                    Back to FanFic  Back to Home

 

 

Hanamichi finì di cambiarsi prima di prendere il borsone e avviarsi verso l’uscita.

Aveva giusto il tempo di cambiarsi prima di uscire con Akira.

Buttò negligentemente la borsa su una spalla ripensando a quanto era avvenuto quel giorno che sembrava lontano anni luce....

 

Flash back.....

Hanamichi il volto affondato tra le braccia appoggiate stancamente sulle ginocchia strinse con forza gli occhi cercando di trattenere le lacrime.

Le parole del medico erano state chiare.

Non c’erano problemi.

La malattia di sua madre era perfettamente curabile.

Bastava acquistare i farmaci....

 

Già.....

 

Si era sentito riempire il cuore di gioia .... finché il medico non gli aveva detto quanto costavano le medicine.

Una cifra esorbitante per un trattamento di due settimane.

Non poteva chiedere un prestito in banca.... che credenziali avrebbe dato??

Grazie all’ aiuto ai suoi amici ma erano riusciti a racimolare una terzo della cifra necessaria....

Doveva solo trovare il modo di racimolare i restanti tre terzi in una decina di giorni.

Facile no?

 

Ma non avrebbe lasciato morire sua madre!

 

A costo di rubare e finire in galera....

A costo di rinunciare al basket...

A costo di vendere la sua dignità su una strada se fosse stato necessario....

A costo di rinunciare a ....

 

lui.....

 

Chissà perchè poi gli era venuto in mente.

 

Rinunciare a cosa?

 

Non aveva niente.

 

Non lo guardava nemmeno.

 

Qualche volta gli concedeva un insulto, e quella per lui era già un vittoria.

 

Sospirò amareggiato affondando ancora di più il capo tra le braccia.

Non avrebbe lasciato morire quella donna che aveva sputato sangue per lui, che l’aveva allevato da sola in quel quartiere difficile nonostante la scomparsa del marito.

Ma cosa....

Cosa poteva fare?

 

“Hana!” la voce di Sendoh che lo chiamava l’aveva riscosso dai suoi pensieri.

Aveva sollevato il capo incontrando gli occhi scuri del giocatore del Ryonan e il suo sorriso dolce.

Sì dolce, quando lo rivolgeva a lui era sempre così dolce.

Dolce come quella sera d’estate in cui gli aveva rubato il suo primo bacio prima di sussurrargli “Ti amo”

Incredibile, lui che non era riuscito ad avere neanche una ragazza aveva attirato l’attenzione di uno come Sendoh che aveva stuoli di ammiratrici e fans club quasi quanto la volpe.

Ma non aveva voluto illuderlo.

Il suo cuore era già legato, per quanto a senso unico ad una persona.

E gliel’aveva detto con dispiacere perchè era sicuro che Akira sarebbe stato un compagno meraviglioso e un amico.

 

Maledetto cuore capriccioso.

 

“Ho saputo quello che è successo...” mormorò sedendosi accanto a lui sulla panchina del parco accanto al campetto da basket.

“Mi dispiace tanto” mormorò destandolo dai suoi pensieri.

Hanamichi annuì mestamente con un sospiro.

“Io devo... devo trovare un lavoro che mi permetta di guadagnare quei soldi anche a costo di lasciare la scuola!”

Akira annuì “E’ per questo che sono venuto a cercarti”

Hanamichi lo fissò sorpreso e speranzoso.

Akira evitò il suo sguardo per la prima volta da quando si conoscevano.

“Io... lavoro come cameriere in un locale.... si chiama Desire” cominciò lanciando un’occhiata al rossino per cercare di scrutarne le eventuali reazioni.

“Io faccio solo il cameriere e non guadagno poi molto ma altri ragazzi lì...” fece una pausa incerto su quello che il suo amato avrebbe potuto pensare di lui scoprendo che lavorava in un posto simile “Bhe ecco loro guadagnano **** a sera”

Hanamichi strabuzzò gli occhi incredulo.

“In una sera??” chiese stupito.

Se avesse lavorato lì avrebbe avuto i soldi che gli servivano in tempo per...

“Aspetta un attimo cosa fanno di preciso” chiese colto da un terribile sospetto.

Akira arrossì leggermente e questo bastò per preoccupare terribilmente Hanamichi.

 

Non lo aveva mai visto arrossire.

 

Si chiese se era disposto a  vendersi pur di salvare la vita di sua madre.

Lui che non aveva mai neanche baciato una ragazza..... se non fosse stato per quel bacio che gli aveva rubato il porcospino avrebbe candidamente potuto affermare di non aver mai baciato....

 

“Si spogliano” gli disse Akira distogliendolo dai suoi pensieri.

“Cosa?” gli chiese Hanamichi diventando cinereo.

“E’ un locale per spogliarellisti Hana”

Hanamichi respirò profondamente un paio di volte

“Si... si spogliano e basta...” chiese diventando della tonalità dei suoi capelli.

Akira spalancò gli occhi fissandolo offeso.

“Hey dove credi che io lavori in un bordello?? Certo che si spogliano e basta!!”

“Perchè me l’hai detto Akira” gli chiese il rossino mentre il colore diventava se possibile ancora più intenso sul suo viso abbronzato.

“Stanno cercando un ragazzo nuovo per uno spettacolo speciale. Lo stipendio è molto alto.”

Hanamichi lo fissò serio prima di scoppiare in un’amara risata

“E tu credi che prenderebbero me? Mister 50 rifiuti??” gli chiese incredulo.

Akira lo fissò serio. “Hanamichi io ti ho visto nudo negli spogliatoi...”

Hanamichi annuì arrossendo mentre ricordava la doccia fatta negli spogliatoi di quella palestra dove si era tenuta l’amichevole tra il Ryonan e lo Shohoku.

Però non pensava che Sendoh lo stesse guardando!!

“Hana...” questa volta Akira gli si era avvicinato e lo fissava dritto negli occhi.

Hanamichi trattenne il fiato immobile.

Non amava Sendoh di questo era sicuro...

 

Bhe quasi sicuro...

 

Però quando gli si avvicinava con quella luce negli occhi il suo basso ventre aveva delle strane reazioni.

 

“Tu hai un corpo bellissimo, assolutamente perfetto.” Gli disse e la battuta che era salita alle labbra del rossino morì vedendo la luce di desiderio che brillava negli occhi dell’alto giocatore del Ryonan.

“Ma... io non so...” protestò flebilmente

“Ti insegnerò io. Ho visto tante di quelle volte gli spettacoli al club... ti insegnerò a ballare per il tuo pubblico”

Hanamichi deglutì a fatica mentre la sua mente lavorava alacremente.

 

Che cosa doveva fare?

 

Non aveva molta scelta.

 

Poteva in un paio di giorni trovare un’altro lavoro che gli avrebbe permesso di guadagnare tanto?

E poi lavorando di notte non avrebbe dovuto lasciare la scuola e tanto meno gli allenamenti di basket.

 

Annuì stringendo i pugni, doveva quanto meno provare.

 

“D’accordo” mormorò.

 

Akira annuì mentre il suo perenne sorriso tornava ad increspargli le labbra.

“Bene vieni” disse alzandosi.

Hanamichi lo fissò stupito.

“Dove?” chiese

“A casa mia stupido i provini li faranno domani sera non hai molto tempo per imparare.”

“DOMANI!!!” chiese impallidendo il rossino.

Non sarebbe mai stato in grado di imparare in così breve tempo.

“Forza non perdiamo tempo!!” gli disse Sendoh afferrandolo per la manica della divisa scolastica e trascinandolo con se.

 

Giunsero nel quartiere del porcospino un’ora più tardi.

 

“Bene l’idea del proprietario è quella di montare una doccia al centro del palco e far ballare il ragazzo al suo interno.” Gli spiegò mentre Hanamichi impallidiva.

“N... nudo?” chiese ben sapendo la risposta.

Akira gli lanciò un’occhiataccia.

“No vestito!! Ma certo che domande mi fai!!!” sospirò accompagnando il rossino nel bagno dell’appartamento dove viveva.

“Il vetro della doccia sarà smerigliato quindi quanto meno il tuo volto sarà difficilmente riconoscibile. Per il resto si tratta solo di farti una doccia. Dovresti esserci abituato la fai tutti i giorni nello spogliatoio e non ti vergogni no?” Hanamichi lo fissava con le guance in fiamme

“Ma... ma è diverso!!” protestò.

Sendoh sospirò “Così non risolveremo niente! Dai spogliati” gli disse in tono secco.

Hanamichi lo fissò un secondo prima di cominciare a slacciarsi la camicia. Si fermò quando notò che lo sguardo del moretto era incollato alle sue dita con bramosia.

 

“Non... non potresti voltarti” gli chiese sentendosi a disagio.

 

Akira sollevò un sopracciglio mentre le belle labbra si tiravano in un sorriso malizioso.

“Hana se ti vergogni a spogliarti davanti a me come credi di poterlo fare domani al provino davanti a degli estranei?”

Il rossino emise un sospiro.

Aveva ragione però... strinse la mascella e si liberò in fretta dei vestiti.

 

“Adesso?” chiese sentendosi terribilmente in imbarazzo lì nudo come un verme davanti a lui.

 

Ma da Akira non venne nessuna risposta.

 

Il giocatore del Ryonan lo fissava con gli occhi sgranati perso in tutt’altri pensieri.

“AKIRA!!!” lo chiamò il rossino mentre la rabbia sostituiva l’imbarazzo.

“Oh scusa mi sono distratto” gli disse con un sorriso angelico.

“Aspetta un secondo” disse scomparendo nell’altra stanza per tornare subito dopo con uno stereo nelle mani che appoggiò ad un mobiletto accendendolo. “Ecco questo è il pezzo che useranno” disse infilando una cassetta nello stereo e premendo il tasto di avvio. “Infilati nella doccia.” Gli ordinò indicandogli il box accanto a lui.

Hanamichi obbedì.

 

“Adesso apri l’acqua e muoviti come se ti piacesse da morire” gli mormorò con voce roca incrociando le braccia sul petto per trattenere il tremito delle mani e per evitarsi di allungarle per accarezzare quel corpo bellissimo davanti a lui. Hanamichi annuì e aperta l’acqua cominciò a passare la spugna che Akira gli aveva dato sulla pelle.

 “No... no... non ci siamo” lo rimproverò Akira fermando la musica e mandando indietro la cassetta.

“Forza Hanachan il tensai sa fare di meglio, accarezzati come accarezzeresti il tuo amante” gli disse suadente.

 

“Il... il mio amante” chiese il rossino divenendo scarlatto.

 

Akira gli sorrise. “Ti faccio vedere.”

Gli disse dolcemente togliendosi i vestiti.

 

“Hey... aspetta un secondo.... A... Akira.....” mormorò impallidendo mentre il giocatore del Ryonan si infilava sotto la doccia accanto a lui.

Sendoh prese le mani del rossino e le guardò.

“Hai delle mani così grandi e belle.... usale” gli sussurrò facendogliele poggiare sul petto.

“Così” disse mentre faceva scivolare le mani aperte del rossino sul suo stesso petto con movimenti lenti ed eleganti. “Accarezzati... non dirmi che non l’hai mai fatto” gli sussurrò all’orecchio mentre spingeva la mano del rossino giù fra le gambe. Hanamichi si ritrasse ma Akira lo imprigionò contro la parete piastrellata continuando a muovere la mano del compagno sulla sua stessa virilità.

 

“Toccati” gli disse sfiorandoli uno zigomo con le labbra.

 

“Sei così bello Hana...” mormorò inchiodandolo con uno sguardo bruciante.

 

Hanamichi chiuse gli occhi e strinse la mascella riprendendo a far scorrere le mani sul proprio corpo seguendo gli ideali sentieri che prima Sendoh vi aveva tracciato. Ad Akira sfuggì un gemito mentre seguiva con occhi scintillanti quelle mani abbronzate fare quello che lui desiderava da impazzire. Hanamichi reclinò il capo sotto il getto dell’acqua lasciando che le gocce cristalline scivolassero sul corpo tornito e sul viso spingendo indietro le ciocche rosse e bagnate. “Segui il ritmo della musica” gli mormorò roco Sendoh “Come se stessi facendo l’amore” disse facendo scivolare una mano sul fianco del rossino e poi giù sui glutei spingendoli i fianchi contro i propri. Hanamichi spalancò gli occhi ma Akira ancora una volta non gli permise di tirarsi indietro. Appoggiando i fianchi ai suoi cominciò a muoversi lentamente facendo ondeggiare il bacino di Hanamichi contro il proprio mentre il respiro gli diventava affannoso “Così” gemette ormai privo di controllo mentre accompagnava quel corpo caldo contro il proprio in una lenta danza sensuale. Akira si morse le labbra per non gridare mentre accompagnava il corpo del compagno in quella stretta vicinanza aiutandolo a muoversi seguendo i movimenti del corpo di Hanamichi stretto al suo. Gli fece scivolare la mano lungo la schiena accarezzandolo piano mentre le ultime note della canzone si spegnevano. Akira emise un sospiro allontanandosi da lui. “Adesso prova tu” gli disse cercando di trattenere il battito furioso del proprio corpo e l’impulso violento di sbattere il ragazzo che lo fissava con gli occhi nocciola spalancati sul pavimento del bagno per possederlo fino a farlo gridare.

 

Prese invece un accappatoio e copertosi con quello si avvicinò allo stereo rimandando indietro il nastro. “Segui il suono” gli disse nel silenzio rotto solo dallo scroscio dell’acqua che era caduto tra loro. Hanamichi riprese lentamente a muoversi. Scoprì che tenendo gli occhi chiusi si sentiva meno a disagio e se si concentrava solo sulla musica...

Lentamente cominciò a far scorrere le mani aperte sulla pelle abbronzata mente il corpo muscoloso si muoveva sotto il getto caldo.

Akira rimase in silenzio mentre la musica e il vapore riempivano la piccola stanza da bagno. Tutta la sua attenzione catalizzata su di lui, sul suo corpo tornito che guizzava sinuoso mentre Hanamichi danzava perso nel suo mondo personale.

 

Era così bello... così candido e sensuale allo stesso tempo.

 

Lasciò scivolare a terra l’accappatoio e si infilò silenziosamente nella doccia.

“Visto sei bravissimo” gli sussurrò poggiandogli le mani sul petto.

“Akira....” mormorò Hanamichi fissando il moretto ricoperto soltanto dalla leggera pioggerellina di gocce d’acqua che gli scivolava lungo il corpo.

Era bello, era bellissimo con i capelli castani che gli scivolavano umidi fino al collo e quella pelle candida.

 

Assomigliava un po’ a ...

 

“Fa l’amore come me” gli sussurrò l’alto giocatore del Ryonan prima di chiudergli la bocca con la sua.

Hanamichi socchiuse le labbra lasciandolo entrare.

 

Sendoh lo baciava con dolcezza accarezzandogli il corpo quasi con riverenza.

Allungò le braccia stringendogliele al collo abbandonandosi al piacere che provava sotto le sue sapienti carezze.

Akira lo spinse contro il muro allargandogli le gambe con un ginocchio mentre le sue mani prendevano a stuzzicare i capezzoli turgidi del compagno.

Ben presto i loro respiri divennero affannosi e non solo per il vapore che impregnava la stanza.

 

Akira percorreva il corpo del rossino con le labbra accarezzando, leccando e mordendo quella pelle calda e abbronzata che aveva desiderato per così tanto tempo. Fece scivolare una mano tra le gambe divaricate del rossino accarezzando la sua virilità con delicatezza prima di allontanare la mano e ripetere la stessa carezza strofinando i propri fianchi contro i suoi. “Hana...” mormorò Akira accarezzandogli la schiena mentre il suo corpo andava a fuoco sotto quelle grandi mani abbronzate che lo toccavano curiose. Akira fece scivolare le dita pallide sui glutei sodi fino a trovare ciò che cercava. Il rossino si tese contro di lui quando lo avvertì affondare le dita dentro di se. “Ssshhh va tutto bene” gli sussurrò Akira leccandogli le labbra mentre prendeva a stimolare la piccola apertura. Hanamichi si inarcò contro di lui strofinando con forza i fianchi contro quelli del ragazzo moro. Akira non si fece pregare liberò il rossino delle dita e allargandogli un po’ di più le cosce lo penetrò con delicatezza. Lo sentì sussultare contro di se e lo vide stringere con forza gli occhi mentre gli scivolava lentamente dentro.

“A... Akira” gemette soffocando un lamento contro la sua spalla.

Sendoh gli accarezzò la schiena aiutandolo a muovere i fianchi mentre gli tempestava il volto di piccoli baci leccando le goccioline d’acqua che vi scivolavano sopra mescolate alle lacrime. Continuò a muoversi infilando una mano tra i loro corpi allacciati per accarezzare il compagno finche non vennero insieme sotto la carezza dell’acqua.

 

Si accasciarono sul pavimento del box tra l’altro molto stretto riprendendo fiato.

Fine flash back

 

Hanamichi sospirò ripensando a com’era stato gentile con lui Sendoh dopo che avevano fatto l’amore. Lo aveva coccolato e rassicurato con dolcezza e quella notte avevano dormito insieme. Con lui stava bene. Davvero bene. Si sentiva protetto e al sicuro. E aveva imparato a rivalutare un po’ se stesso. Nonostante la sicurezza che ostentava e il proclamarsi un genio Hanamichi non si era mai sentito bello. Finché Sendoh non lo aveva accompagnato davanti allo specchio della sua camera e gli aveva mostrato la sua immagine riflessa. La sera successiva seppure non senza imbarazzo Hanamichi aveva partecipato al provino e proprio come aveva previsto il suo ragazzo il proprietario del locale, per non parlare degli altri ragazzi che lavoravano lì erano rimasti affascinati da lui. Da quella sera però non avevano più fatto l’amore. Hanamichi aveva chiesto ad Akira il tempo di mettere ordine nei suoi pensieri, di decidere se poteva liberarsi dell’immagine del ragazzo che aveva amato per tanto tempo in silenzio per poi dedicarsi solo al lui. “Non voglio che tu sia un ripiego Akira” gli aveva detto seriamente e seppur a malincuore il porcospino aveva accettato le sue condizioni. Continuavano a vedersi ed ad uscire insieme mentre Sendoh faceva di tutto per cancellare con la sua dolcezza l’immagine di quel misterioso ragazzo che era così fortunato da avere il cuore di Hanamichi senza volerlo.

 

 

 

Dunque il problema era.... come fare ad avere l’informazione che cercava?

Non poteva semplicemente entrare e chiedere.

Rukawa Kaede in sella alla sua bicicletta fissava cupo l’insegna spenta del locale ancora chiuso.

Eppure doveva trovare il modo.

Chiedere aiuto a sua sorella?

Sì ma poi chi l’avrebbe sopportata!!

No era assolutamente impensabile.

Quella vipera avrebbe avuto il coraggio di ricattarlo per mesi. Però non poteva nemmeno entrare andare al bancone e chiedere nome e cognome di uno dei ballerini!!  

“Dev’esserci un modo...” borbottò tra sè.

Un’idea lampeggiò nel suo cervello ma la scartò immediatamente.

No.

Non si sarebbe mai abbassato a tanto solo per avere delle informazioni.

Però non aveva molta scelta. Strinse la mascella con rabbia voltando la bicicletta e ricominciando a pedalare con foga. QUELLA era l’unica soluzione.

 

 

continua....

 

 

 

Scleri dell'autrice (Forza e coraggio... nd.Pippis) 
S:*________* Ohhh... Hana-kun.....

H: ^////^ ma è una fissa questa della doccia!!!

N: la trovo una bella idea tu no?^^

R: Senti perchè in questo capitolo compaio solo per una decina di righe alla fine????

E perché quel porcospino si è fatto il MIO Hana prima di me!!!! è_é

N: hemmmm....

S: la verità è che questa è una SenHana ah, ah, ah!!!

N:bhe no, in verità no....

R: Sono finiti i tempi felici porcospino mi riprenderò il MIO Hana. Lo dicevo io che questa è una RuHana non hai speranza!!!è_é

N: veramente non è neanche una RuHana ^^

S&R: Ma allora che cos’è???O_O

H: io lo so^^

 

 

 

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