Bacio                                                                       Back to FanFic  Back to Home

 

Pow Rukawa.

 

Mi avviò verso la palestra a passo rapido.

Non vorrei che qualcun’altra di quelle pazze invasate del mio fans club cercasse di spingermi in un angolo.

Io che non temo di azzuffarmi con i ragazzi di terza sono terrorizzato da delle ragazzine.

Possibile?

Oh sì!

Stamani quando ho aperto il mio armadietto per poco non sono annegato sotto una valanga di letterine profumate e scatole di cioccolatini.

San Valentino.

Siamo già a febbraio?

Non me n’ero accorto.

Se invece di dormire come al solito stamattina avessi dato un’occhiata al calendario me ne sarei stato a letto.

Detesto questo giorno.

Quelle scalmanate si nascondono dietro il pretesto del cioccolato per appiccicarsi a me come ventose e, in questo giorno particolare, sembra che nemmeno tutta la mia indifferenza abbia effetto.

Le spinge la ‘forza dell’amore’ penso tra me e me sarcastico.

 

 “Hanamichi...”

 

Sono ormai in prossimità della palestra, dove sarò finalmente al sicuro, quando avverto la voce della nostra manager che chiama il mio do’hao.

Bhe... mio si fa per dire.

Possibile che io debba essere inseguito da mezza scuola e l’unica persona per cui questo mio freddo cuore fa le capriole non conosca nemmeno il mio nome proprio?

Mi appiattisco contro la parete scivolando velocemente dietro un angolo da cui posso spiare i due.

Solitamente non mi comporto così ma l’intonazione con cui Ayako ha pronunciato il suo nome... non so... aveva un che di strano.

Anche lui si volta un po’ sorpreso sistemandosi la sacca sportiva sulla spalla mentre aspetta che la nostra manager parli.

Ayako si guarda le mani giocando con le dita nervosamente.

La cosa è strana.

Dannatamente strana.

Non l’ho mai vista comportarsi così.

Eppure io e lei ci conosciamo da molto tempo.

Credo che sia l’unica persona che possa dire di conoscermi un po’ meglio degli altri.

“Che cosa volevi dirmi Ayako?” le chiede lui vedendo che lei non si decide a rispondergli.

Si passa una mano tra le ciocche rosse e io seguo famelico quel suo gesto casuale.

Quanto vorrei poter affondare io le dita in quella massa carminio.

Appoggiare le mie labbra tra quella seta scarlatta e assaporarne il profumo.

“Ecco vedi...” mormora Ayako visibilmente in imbarazzo focalizzando nuovamente tutta la mia attenzione.

Perchè diavolo è così nervosa?

“Si tratta di una cosa.... bhe molto intima” sussurra abbassando lo sguardo.

Alt.

Stop.

Fermate tutto voglio scendere.

Ayako è arrossita!

E vuole parlare al MIO do’hao di una cosa...intima?

No, dico INTIMA???

Che diavolo ha lei di INTIMO da dire al MIO do’hao!?!

E io che la consideravo anche un’amica!!!

Hanamichi spalanca gli occhi sorpreso mentre io mi mordo le labbra nervosamente.

Il cretino si guarda attorno un momento prima di appoggiare la sua sacca a terra.

Il corridoio che porta agli spogliatoi è vuoto ed è ancora presto perchè arrivino i primi giocatori.

Io stesso sono qui così in anticipo solo per sfuggire alla mandria di pazze.

“Ti prometto che non lo dirò a nessuno.” la rassicura lui.

Nei suoi occhi posso scorgere una luce curiosa che gli accende lo sguardo mentre assume la sua migliore aria da cospiratore.

E’ buffo.

Mi verrebbe voglia di ridere se così non rischiassi di farmi scoprire.

Mi sfugge comunque un sorriso mentre una piacevole sensazione di calore mi scalda il cuore.

Kami ma perchè di tutti proprio lui.

Perchè solo lui ha questo potere su di me?

Lei gli sorride riconoscente e io allungo le orecchie per non lasciarmi sfuggire nulla di questo dialogo che si prospetta decisamente poco piacevole, almeno per me.

“Ti ringrazio Hana-kun” sussurra dolcemente e io per poco non  cado a terra.

Da dove salta fuori questo Hana-kun adesso?

Già è tanto se consento agli altri di chiamarlo per nome, che sono questi vezzeggiativi!

Non è che la nostra manager ha delle mire?

Su Hana?

Il MIO Hana?

No, è impossibile.

“Però prima che io ti dica di che cosa si tratta ho una domanda da farti.” mormora seria.

Molto seria.

Troppo seria.

Che cosa può volergli chiedere?

Calma manteniamo la calma.

Respira.

Espira.

Com’è che diceva quel libro di mia sorella?

Focalizza il tuo io interiore...

Conta fino a dieci...

1...

....sono calmo.

2...

....calmissimo.

3...

...sulla faccia di questo pianeta non c’è nessuno più calmo di me.

 

“Rispondimi seriamente ne va della felicità di una persona che tiene... bhe tiene molto a te”

 

4...

....uno tzunami in confronto a me è un’inezia!!!

 

CHE COSA HA DETTO????

 

Una persona che tiene molto a lui.

Chi è?

Chi è questo pazzo suicida?

No, dico, se voleva morire c’erano modi più semplici.

Poteva buttarsi da un ponte no?

Invece di insidiare il MIO do’hao!

Oh, ma a quel masochista ci penso io!

Gli regalerò una morte lunga, dolorosa e ORRIBILE!!!

 

“A me?” chiede incredulo Hanamichi.

 

Mormoro un ‘do’hao’ a fior di labbra.

Che cos’è tutta quella sorpresa nella tua voce Hana?

Non ti sei mai guardato allo specchio?

Bhe se vuoi farò io da specchio per te.

Ti descriverò centimetro per centimetro che cosa c’è in te di così dannatamente fantastico.

Partirò dai tuoi capelli, così incredibili per un giapponese, passerò per i tuoi occhi scuri, come il cioccolato fondente, ti racconterò i sogni che faccio sulla tua pelle dorata descrivendo ogni muscolo, ogni piccola molecola di te che mi attrae come il sole attira con la sua gravità la terra costringendola a girare all’infinito intorno a se, senza concederle mai di avvicinarsi.

Così mi sento io.

Un pianeta che vive della luce di una stella.

Ayako annuisce catturando nuovamente la mia attenzione, sollevando lo sguardo per fissarlo negli occhi.

E’ di nuovo arrossita e la cosa mi piace sempre meno.

Mi dispiace per lo shohoku era una brava manager.

A Ryota dirò che è stato un incidente.

 

“Hana... tu... ami ancora Haruko?”

 

La domanda del secolo.

Resto con il fiato sospeso, dolorosamente bloccato nei polmoni.

E se adesso si lancia nel suo solito inno alla bellezza e alla dolcezza della babbuina?

Potrei provare a prendere a testate il muro, come fa lui, nella speranza che questo serva a scacciarlo dia miei pensieri ma temo che non basterebbe.

Lo vedo aprire la bocca per rispondere ma Ayako solleva una mano per interromperlo ancor prima che abbia il tempo di emettere sillaba.

E lascialo parlare no?

Voglio sapere.

Devo sapere!!

 

“Aspetta prima di rispondermi” mormora.

“E’ da quando sei tornato dalla clinica che ho notato che siete più vicini” spiega.

 

Già l’ho notato anch’io come vanno d’amore e d’accordo.

Ricordo che solo un paio di settimane fa Mitsui si è preso un pugno da Akagi, che era venuto a vedere gli allenamenti insieme a Kogure, per aver insinuato che sembravano una coppietta.

Per fortuna che erano tutti troppo concentrati su quella scena tipica dei ‘vecchi tempi’, per accorgersi del fatto che ho dovuto appoggiarmi alla parete per non cadere quando ho sentito quelle parole.

Credo di non essermi mai sentito così male in vita mia.

 

“Però...” mormora Ayko riscuotendomi  “... non ti ho più sentito dire che la ami e il tuo atteggiamento con lei è meno adorante.” gli fa notare.

 

Adesso che lo dice me ne rendo conto anch’io.

In effetti è tantissimo tempo che non lo sento urlare: ‘Harukina ti amo’.

Non che la cosa mi manchi.

Anzi!!!

Figuriamoci se sento la manc....

Ogni mio pensiero si interrompe di fronte alla scena che si presenta ai miei occhi.

 

Hanamichi le sorride.

 

Un sorriso che ci lascia entrambi senza fiato.

Il mio cuore si è definitivamente arrestato.

Non gli avevo mai visto sul volto quell’espressione.

Tutti i suoi muscoli facciali si sono distesi lasciando che le sue labbra si schiudessero morbidamente in quel dolce sorriso che gli illumina lo sguardo.

 

E’...

E’....

...Luce.

 

“Io e Haruko siamo solo amici” mormora piano, anche la sua voce suona diversa, più bassa, meno falsata.

 

E’ come se si fosse trasformato.

Non è più il solito ragazzo casinista e spaccone.

Questo è il vero Hanamichi.

Un uomo.

E un uomo bellissimo per di più.

Mi sento morire.

Vorrei essere l’unico, l’unico a cui hai concesso di vederti così e invece tu l’hai fatto per lei.

Per dire a lei che...

 

KAMI!!!

 

Mi ero talmente incantato a guardarlo che mi era sfuggito.

Ha detto che non ama Haruko!!

Che sono solo amici!!!

EVVAI!

Però l’ha detto per rassicurare Ayako...

Kuso!!!

Ma perchè non me ne va mai bene una???

 

Ayako gli sorride radiosa “Allora...” mormora allungando una mano per prenderlo sotto braccio “vieni con me c’è una cosa molto importante che devo dirti...”

 

GIU' LE MANI DAL MIO DO’HAO!!!!!

E poi non può dirgliela qui la cosa importante?

Li vedo allontanarsi per il corridoio e impreco tra me.

Non posso seguirli senza farmi scoprire.

Eppure DEVO sapere.

Potrei fare finta di nulla e piombare nello spogliatoio nel quale sono appena entrati, fingendo di essere arrivato per caso.

Però così li interromperei e non saprei mai cosa voleva dirgli Ayako!

Oppure potrei origliare attraverso la porta.

Questa idea già mi aggrada di più.

Quatto quatto, facendo il meno rumore possibile mi avvicino alla porta metallica che separa il corridoio dagli spogliatoi.

Sento un mormorio confuso ma non riesco a distinguere le parole.

Maledizione così non va!!

E adesso cosa posso... la finestra ma certo!

Veloce come il lampo percorro tutto il corridoio fino ad arrivare alla porta che da sul retro.

Esco in giardino, girando intorno all’edificio, sperando che nessuno mi noti fino ad arrivare sul retro.

La finestra che da sugli spogliatoi è socchiusa!

Perfetto!!!

Se non fosse che si trova a più di due metri da terra.

Mi ci vorrebbe una scala che, ovviamente, non ho.

Mi guardo attorno irritatissimo.

E adesso?

Da dentro lo spogliatoio arriva un “Cosa?????”, incredulo, da parte di Hanamichi che mi fa tendere le orecchie ma quella strega di Ayako gli intima imbarazzata di abbassare la voce e così io perdo il resto del discorso.

DEVO trovare un modo di arrivare a quella dannattissima finestra.

Mi guardo attorno per l’ennesima volta e noto in un angolo un bidone della spazzatura.

Idea!!!

Lo afferro e cercando di fare meno rumore possibile trascino il cilindro metallico fin sotto la finestra prima di arrampicarmici precariamente sopra.

Guarda che vita devo fare!

Sembro una di quelle pazze del mio fans club.

“Ayako sei sicura?” sento, finalmente con chiarezza, Hanamichi chiederle.

Da qui riesco anche a vederli abbastanza bene.

Ma....

....Perchè il mio do’hao ha il volto tutto rosso?

E perchè il sorriso della nostra manager è così raggiante?

Spero che non sia per il motivo che penso io.

“Sicurissima!” risponde lei con un sorriso smagliante poggiandogli una mano sul braccio.

Sta diventando un vizio!

Giù le mani! Lui è mio!!!

Un rumore proveniente da poco lontano li fa voltare entrambi.

“Stanno arrivando gli altri” constata Hanamichi.

La nostra manager annuisce.

“Ricordati il mio bacio” gli sussurra maliziosa proprio pochi secondi prima che la porta si spalanchi facendo entrare Ryota e Mitsui.

Il nostro nuovo capitano le va incontro con il suo solito sorriso ebete ma io non sento nulla di quello che dice.

 

Ricordati il mio bacio?

 

No, non è possibile.

Allora lei e Hana...

Il mio Hana....

Chiudo gli occhi per trattenere la rabbia e la disperazione.

No, non è possibile.

Scuoto il capo con forza ma il movimento intacca il mio, già di per se precario, equilibrio.

Con un fracasso tremendo finisco a gambe all’aria in mezzo all’erba.

 

*-*-*-*

 

Sento i suoi occhi addosso.

Sono stato più freddo e scontroso del solito oggi.

Ho passato tutto l’allenamento trincerato nel mio più ferreo mutismo.

Ho cercato di ignorarli.

Ho cercato di non guardarli nemmeno quando Ryota si è messo a sbraitare perchè aveva visto la SUA Ayako sussurrare qualcosa ad Hanamichi.

Ho il cuore in pezzi.

Strano scherzo del destino.

Proprio oggi il giorno degli innamorati io ho avuto l’assoluta certezza che non potrò averlo mai.

Non è giusto.

La palestra si è andata svuotando velocemente.

Oggi l’allenamento è durato meno, Ryota ha acconsentito alla richiesta di farli più brevi per permettere a tutti di uscire con la propria dolce metà.

Kogure è venuto a prendere Mitsui insieme ad Akagi e ad una bella moretta che si è presentata come la sua fidanzata.

A quanto pare a tutti è dato di essere felici tranne che  a me.

Ayako ha chiesto a Ryota se potevano ‘parlare’.

Temo di sapere quale brutta notizia dovrà affrontare il nostro capitano e mi dispiace per lui.

Lancio la palla verso il canestro quasi distrattamente, questa tuttavia compie una parabola perfetta infilandosi nella retina con un suono delicato.

Sospiro.

Nemmeno il basket sembra essere in grado di aiutarmi ora.

Meglio che vada a farmi una doccia  e poi di corsa a casa.

Almeno dormendo potrò sognarlo e domani questo maledettissimo giorno sarà dimenticato.

Sorrido tra  me e me.

Come se potessi davvero dimenticare....

Mi faccio una doccia veloce prima di avvolgermi nel mio accappatoio e dirigermi verso l’armadietto.

Spalanco gli occhi incredulo quando vedo che lui è ancora qui.

E’ piegato sulla panchina e sta rovistando nella sua cartella alla ricerca di qualcosa.

Da qui ho una visone mozzafiato del suo fondoschiena.

Che cosa darei per potermi avvicinare e cingergli la vita con le braccia attirandolo a me.

Chissà com’è profumata la sua pelle, com’è sodo il suo corpo contro il mio.

Dev’essermi sfuggito un sospiro perchè lui si volta di scatto fissandomi.

 

“Volpaccia...” borbotta.

 

Lo ignoro dirigendomi verso il mio armadietto.

 

“Kitsune...”

 

Che diavolo vuole ora?

Prendo i miei vestiti dall’armadietto fingendo indifferenza.

 

Kaede...”

 

Con un tonfo i miei abiti cadono a terra mentre io mi volto stupito.

 

Gli occhi spalancati.

Allora sa come mi chiamo!

Lui mi sorride.

Ed è di nuovo quel sorriso che gli ho visto prima in corridoio.

Però ora...ora è rivolto a me!

Non capisco che cosa sta succedendo.

Ma non me ne importa nulla.

Sono felice.

Niente potrebbe rendermi più felice di così.

 

“Vuoi un bacio?” sussurra le guance in fiamme, gli occhi bassi.

 

Che...

Che....

Che cosa ha detto?

 

Lui mi sorride e fa un’altro passo verso di me.

“Vuoi un bacio?” ripete.

 

Ok.

Probabilmente stamattina mi sono schiantato con la bicicletta e ora sono riverso in qualche vicoletto e sto morendo dissanguato.

Perchè questa non può essere la realtà.

 

Hanamichi.

Lui.

Ha chiesto.

A me.

Se...

Se...

 

“Co...cosa...?” balbetto.

 

Non posso farne a meno.

Lui inclina il capo di lato e una ciocca rossa gli scivola sul volto dolcemente.

Tende una mano verso di me  e solo ora mi rendo conto del piccolo involucro argentato che è appoggiato sul suo palmo.

 

Un bacio.

 

Un cioccolatino.

 

Per un momento la delusione per l’evidente abbaglio mi trapassa l’anima prima che mi renda conto dell’effettivo significato del suo gesto.

 

Del cioccolato.

 

Per me.

 

Del cioccolato, in questo giorno in cui gli innamorati di tutto il mondo se lo scambiano.

 

“Un bacio” sussurro stupidamente.

 

“Per dirti che ti amo” mormora lui arrossendo violentemente.

 

Kami...

Allungo la mano e prendo il cioccolatino.

Ma non mi limito a questo.

Lo afferro per il polso e lo tirò a me chiudendogli la bocca con la mia.

Lui sussulta ritrovandosi prigioniero delle mie braccia ma si rilassa quasi subito arrendendosi alle mie labbra che premono sulle sue un po’ goffamente.

Allungo la lingua disegnando il contorno di quella bocca che ho sognato così tanto.

Così spesso.

Lui socchiude le labbra mentre lentamente solleva le braccia cingendomi il collo.

Faccio scivolare le mie attorno alla sua vita attirandolo di più  a me, reclina leggermente il capo socchiudendo le labbra concedendomi infine l’accesso al paradiso.

Ci separiamo ansimanti e arrossati dopo pochi minuti.

Lui solleva la mano sfiorandosi le labbra gonfie sorpreso.

 

“Mi hai baciato” mormora.

 

Gli sorrido allungando una mano per sfiorargli una guancia.

 

“Per dirti che ti amo” gli sussurro.

 

Lo vedo arrossire e non posso fare a meno di tirarlo di nuovo a me per reclamare ancora le sue labbra.

 

*-*-*-*

 

Ayako strinse nella sua la mano di Ryota che le regalò un sorriso radioso.

Nella sinistra il ragazzo teneva saldamente il piccolo sacchettino di raso rosso che aveva confezionato per lui.

Al suo interno la moretta aveva svuotato una confezione di baci prima di chiudere il tutto con un nastro dorato.

Sorrise mentre pensava al cioccolatino che non aveva messo nel suo regalo insieme agli altri.

Sperava che il suo piccolo messaggero servisse infine per dare la felicità a quei due zucconi!

Parlare ad Hanamichi di quanto aveva scoperto sui sentimenti di Rukawa era stato imprudente ma non poteva più sopportare il dolore silenzioso del moretto e inoltre era certa che nemmeno Hanamichi fosse indifferente al fascino dell’asso dello Shohoku.

Aveva rischiato il tutto e per tutto, ed aveva vinto.

“Buon San Valentino zucconi” sussurrò tra se.

 

*-*-*-*

 

“Kaede?” sussurrò piano Hanamichi.

“Hn..” mormorò il moretto stringendo le braccia intorno alla vita del, finalmente davvero suo, do’hao.

Il rossino si voltò per quanto potè nel caldo abbraccio del suo compagno, sorridendogli.

“Non l’hai scartato” gli fece notare.

Rukawa sollevò un sopracciglio sorpreso.

“Il bacio” mormorò Hanamichi arrossendo.

Il volpino gli sorrise dolcemente indicandogli con un cenno del capo la cartella appoggiata su una delle poltrone del soggiorno di casa sua.

Hanamichi scivolò fuori dal calore di quel dolce rifugio tornando poco dopo ad accoccolarsi tra le sue gambe mentre Rukawa lo avvolgeva nuovamente con il lungo plaid blu notte, con il quale si erano coperti.

“Sai all’interno di ogni bacio c’è un messaggio” gli spiegò scartando il cioccolatino, prima di porglielo tenendolo tra due dita.

Rukawa aprì la bocca staccando metà del dolcetto fissando gli occhi scintillanti in quelli del suo ragazzo.

Hanamichi arrossì portandosi tuttavia il resto del dolce alla bocca con un gesto inconsapevolmente sensuale.

Rimasero a fissarsi per un po’ in silenzio lasciando che il cioccolato si sciogliesse nelle loro gole prima di cercare l’uno le labbra dell’altro.

Il volpino gli fece scivolare una mano sulla schiena accarezzandogliela dolcemente mentre il rossino affondava le dita tra i suoi capelli neri.

Si staccarono ansimanti solo quando il bisogno d’aria ebbe la meglio su di loro.

“Allora?” gli chiese Rukawa dolcemente.

Hanamichi lo fissò confuso senza capire.

“Do’hao” sussurrò il volpino indicandogli il piccolo foglietto di carta che il suo compagno teneva ancora in mano.

Sakuragi abbassò il capo per leggere velocemente la piccola frase riportata in più lingue.

Sorrise radioso risollevando il capo incontrando lo sguardo curioso del volpino.

Senza una parola glielo porse osservandolo con attenzione.

Rukawa lo lesse e annuì, ricambiando lo sguardo del suo compagno.

Una muta promessa.

La loro promessa.

Come riportava quel piccolo foglietto che per troppo tempo era rimasto imprigionato nella sua confezione.

 

“ ‘Amoreè per sempre.”

 

 

fine....

 

 

 

Scleri dell'Autrice ( bleah...nd.Pippis)

 

N: ^^’’’’ mah....

H: non ho capito una cosa?

N: e ti pareva? Cioè?

H: ma io e Ru abbiamo....

N: avete? Naika_che_fa_finta_di_non_aver_capito

H: sì insomma... ^/////^

R: do’hao!!!

N: A vostra libera interpretazione, a me sembrerebbe un po’ presto però... vi siete appena dichiarati...

R: non è mai troppo presto!!! *_*

N: -__- ma che parlo a fare.... vabbè buon San Valentino a tutti ^_^

 

Ps: l’equivoco del bacio... mi è successa davvero qualche anno fa... per poco non ci rimanevo secca.... ^^’’’

 

                                    

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